E' quanto successo al Campionato
Italiano Paralimpico ufficiale di calcio balilla svoltosi a Milano
sabato 17 e domenica 18 Ottobre scorsi. Antonietta Notargiacomo dell'Ass.
Vitersport già campionessa nel 2014, bissa, difendendo il titolo
alla grande contro un'agguerrita Lucia Carbonella dell'ASD Ascip, un
derby tutto laziale che testimonia il grande lavoro svolto da queste
due splendide realtà sportive del Lazio. Una dura trasferta affrontata con
grande entusiasmo e determinazione, infatti il Lazio risulta essere
la regione maggiormente rappresentata al campionato con 7 atleti. Nel maschile altra grande prestazione
di Renzo Montori di Vitersport, che dopo aver trionfato alla Coppa
Italia, si piazza sul podio al terzo posto sia nella Categoria di
Singolo che di doppio serie A, suo patner per l'occasione Roberto
Capone della provincia di Salerno, ottima prestazione anche la sua. Gli altri giocatori laziali hanno
comunque dimostrato di tenere duro e di restare in partita fino alla
fine: Alessandro Pellegrino e Giacomo Paolo Rossi in serie A,
Francesco Savoca e Franco Valente in serie B. La Vitersport accresce il proprio
palmares assestandosi tra le associazioni di calciobalilla più
titolate e premiate d'italia. Una passione non solo agonistica ma
anche sportivo-sociale. Infatti l'Ass. di Viterbo grazie al
contributo della Regione Lazio ha dato vita al progetto Fraternità,
che attraverso il calcio balilla ha permesso di interagire, giocare,
conoscere, unire persone che condividessero la stessa passione di
gioco con risultati a dir poco entusiasmanti. In generale nel nostro territorio
abbiamo un terreno fertile dove crescono fior fiore di giocatori che
vengono preparati atleticamente e mentalmente direttamente da Rossano
Falone, uno dei maggiori esperti nel paranorama del calcio balilla
italiano. Abbiamo chiesto proprio a lui quale
fosse il suo segreto per formare giocatori così vincenti: “Chi sa
solo di calcio balilla allora non sa di calcio balilla. Gli atleti se giocano con minor
pressione addosso hanno una maggior resa in competizioni importanti.
Vincere non è superare gli altri ma superare se stessi”. Una verità sportiva assoluta valida
per tutti gli sportivi del mondo. Lo stress ed i ritmi frenetici
quotidiani possono offuscare ed alterare la nostra comprensione dello
sport così come ce lo insegnano da piccoli. Lo sport disabili ci riporta col
pensiero allo sport pulito, vero, sano, ricco di agonismo e far play,
allo sport che trasferisce valori morali ed ideali positivi ai
bambini e a tutti coloro che guardano allo sport come un
divertimento, con la meraviglia negli occhi del pargolo che erano.