Ha avuto inizio domenica 23 novembre, con l'incontro ASD
Vitersport vs Albalonga di Albano Laziale, il Campionato Italiano di hockey in carrozzina serie A1.
La squadra locale è arrivata all'appuntamento con un look
rinnovato e in piena forma: ottimo il lavoro dell'allenatore Michele Mancuso
che ha saputo costruire una preparazione tecnica efficace anche a risolvere situazioni non previste ed improvvise. Prima fra
tutte si è verificata l'assenza di un giocatore, evento particolarmente
importante in uno sport in cui il possibile quintetto in campo è legato al
“punteggio” attribuito ai singoli atleti.
Dopo un primo tempo con qualche incertezza, il
gruppo è stato capace di riadattarsi
alle situazioni tattiche richieste dalla realtà di gara. Secondo e terzo tempo, quindi,
sono stati caratterizzati da un bel gioco di entrambi le formazioni e da un
conseguente altalenarsi dei risultati. L'Albalonga è una formazione di
prestigio nel campionato italiano degli ultimi anni, ben attrezzata, capace più
volte di conquistarsi i play off e che ha dato importanti giocatori alla
Nazionale. Incontrarla è stato sempre molto impegnativo per la Vitersport,
che nel confronto soffriva anche della
qualità inferiore delle carrozzine di gioco. Ma da quest'anno il parco
carrozzine è al livello degli standard nazionali: ha completato la dotazione
l'ultimo acquisto fatto con il contributo della Fondazione Enelcuore. Grazie ad
Enelcuore, come anche alla Fondazione Carivit ed alla Banca di Viterbo che, con
un impegno notevole, hanno permesso a questo stupendo gruppo di atleti di
esprimere a pieno le loro abilità e la voglia di sport attivo.
Il quarto tempo ha sancito il successo pieno delle “Pantere”
viterbesi: 8 a 3, difronte ad un pubblico festoso e soddisfatto di una partita dinamica,
caratterizzata da impegno e volontà di vincere da entrambi le parti ma anche
sostanzialmente corretta e nel massimo rispetto reciproco.
Complimenti a Kruezi e ad Izzo per l'efficacia delle loro
azioni d'attacco, a Pacchiarotti, Cesarei e Edvige Marotta per la difesa quasi
impenetrabile ma anche alla “panchina” che ha comunque contribuito al successo.